Manoscritti ed incunaboli della Biblioteca Augusta- Biblioteca comunale di Perugia

Dopo l’unificazione d’Italia, molti libri sono sequestrati dai monasteri e conventi e non solo i libri religiosi ma anche quelli di letteratura, matematica, ecc. I conventi diventano aule o musei. I fondi della Biblioteca di Perugia vengono dal monastero di San Francesco.

1. Il Cantico delle creature, 1224, marca un cambiamento di uso linguistico- prima del 1224, il peso è al favore della scrittura in latino, dopo, ci sono più opere in volgare, benché all’ inizio, sono di meno considerazione. Questi manoscritti non vengono miniati; si scrivono su carta di meno valore. Petrarca voleva distruggere tutti i suoi testi scritti in volgare.

2. La biblioteca possiede un Inferno di Dante. Non si sa l’ anno esatto ma è di Ambrogio Lorenzetti che dipinge ad Assisi. L’ opera non è coeva a Dante ma è molta antica (quasi 700 anni). Ci sono quatto colori: il rosso (perciò è un’ opera miniate. Minio vuol dire rosso); l’ oro, fatto da fogli d’ oro; il verde; e l’ azzurro fatto da lapislazzuli. La pagina iniziale ha disegni di Dante vestito d’ azzurro.

La preparazione della pergamena è un processo complicato. Si prepara la pelle normalmente di agnello. La parte interna è bianca, la parte esterna è scura ma è più resistente all’ inchiostro. C’è una gerarchia stabilita per la preparazione della pergamena e la copiatura dei manoscritti; per esempio, un monaco che traccia le righe; altro, il copista scrive; ed il più alto, il miniaturista è l’artista. Non sappiamo chi ordinò L’inferno di Perugia. C’è la rubrica che indica l’introduzione. La scrittura è successiva alla Beneventana. Ci sono altri tipi di scrittura: una notarile, una mercantesca, ecc. Nell’ anno 1400, si sviluppa la scrittura umanista che ha una maggiore raffinatezza. I manoscritti hanno particolari come una manina con dito indice indica il titolo delle cose importanti.


3. Fra i manoscritti più antichi della biblioteca è il libro dei Notai del 1300. I notai di Perugia non formano una corporazione ma devono riconfermare tutti gli atti. Una corporazione è l’insieme di tutte le persone che fanno lo stesso lavoro- difende l’ economia della città. Il libro è un elenco delle persone ‘la matricola ’. Viene dal 1300 e possiede ‘carte’ (non pagine). L’ elenco viene diviso secondo le 5 porte (rioni/ contrade) della città: Porta San Pietro; Porta Sant’ Angelo; Porta Santa Susana; Porta Sole e Porta Eburnea (la chiesa di San Giacomo). Perugia ha tutte le matricole. Questo sistema di elenchi è usato fino all’ unificazione.

4. Ci sono: una miniatura dell’ Eneide di Virgilio del Quattrocento; I trionfi di Petrarca; un volume in cuoio che è un manoscritto privato di carattere poetico che ha la canzone di Dante in latino, italiano e provenzale. Non c’è Il Decamerone di Boccaccio, ma il Filocolo del 1400 in pergamena.


5. C’è un Lautario, un laudus creaturarum che è un dialogo che viene offerto per una sacra rappresentazione. Due fonti per la nascita del teatro sono 1. le laude recitate- 2 o 3 voci, un modo di pregare in pubblico e 2. la morte di Cristo rappresentata durante la Settimana Santa.

Uno degli ultimi incunaboli (i primi libri stampati secondo il sistema di Guttenberg) è l’ Hyperomatokipolifano, stampato da Aldo Manuzio, Venezia 1499. Non è importante per la storia- racconta il viaggio mistico di Polifano in ricerca di una meta. È un libro di viaggio scritto da Giovanni Colonna- ed è una metafora di un viaggio ed una riproposizione della Divina Commedia. . L’opera è scritta in greco, ebreo e un latino italianizzato, ed è importante per il disegno e per il linguaggio, che indica che si gioca con il latino, per l’italiano latinizzato o maccheronico. La lingua è contorta. Manuzio è conosciuto per uno stile di stampa (aldina) e per i libri Aldini- libri piccoli del 500.

Le carte geografiche della Biblioteca comunale di Perugia

1. C’è un portolano delle coste europee. Un portolano rappresenta i profili delle coste con le coordinate marine.

Nel Quattrocento si viene sviluppando l’interesse di viaggiare. Le maggiori nazioni marittime sono la Francia, la Spagna ed il Portogallo. La Spagna riesce a dominare ed in Italia diventa la potenzia straniera più forte. C’è uno squilibrio economico per l’oro dell’ America. L’ Italia perde la sovranità politica- malgrado il rinascimento italiano, l’ Italia non è uno stato fino all’ ottocento. La lingua spagnola è determinante nel Cinquecento perché è la lingua di chi governava il mare. La Spagna porta lessico dall’ America attraverso il castigliano, Francesco Carletti, un mercante italiano, viaggia con gli spagnoli ed anche lui porta parole in Italia (per esempio, ‘cacao’ e ‘cioccolato’. È un periodo pieno di contrasti con un’ apertura alle novità americane, uno sviluppo della letteratura in latino, e tante scoperte scientifiche ma un ripristino dell’ inquisizione. I geografi ed i viaggiatori con le nuove tecniche sono le persone più aperte di tutto il 500.

2. Il Trattato di Amerigo Vespucci, 1507, scritto per la segretaria fiorentina in toscano racconta quello che Vespucci ha visto. Ci sono molte espressioni in spagnolo perché la lingua veicolare di tutti quelli che navigano è lo spagnolo.

3. La biblioteca aveva due copie della lettera dettata da Colombo nel 1493 e ne ha regalata una a Genova. Si vede la scrittura della zia di Colombo “nepotus meus’.

4. La storia della conquista di Messico, Hernando Cortez. C’è un piantina di Tenochitlán vista dall’ alto con tutto quello che ha visto Cortez. I disegni sono unici al mondo e fatti a mano: prodotti e piante americani: il cacao, l’ananas, la pannochia di granturco, il cactus.

5. L’opera di Ludovico Guicciardini, quasi un libro di viaggio, descrive il Belgio particolare per particolare. C’era un esodo di pittori per studiare le opere di Michelangelo e Raffaelo. I grandi banchieri si stabilirono in Belgio- la borsa (termine italiano) a Bruges.

6. C’é un’ opera di Botero, 1575, pubblicata ad Amberes scritta in spagnolo con delle care mobili.

7. I due globi di Coronelli affiancano l’entrata alla biblioteca.

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Juan A. Thomas

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